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Ambulatorio di Nutrizione

  ORARIO: LUN-VEN 8:00-18:00  
La prima visita nutrizionale, della durata di circa 60 minuti, prevede un colloquio mirato alla conoscenza del paziente sia da un punto di vista clinico (eventuali patologie, terapie farmacologiche, allergie e intolleranze) che ponderale (peso minimo e massimo raggiunti, diete precedenti etc ). Al fine di individuare errori e comportamenti alimentari, il paziente fornirà anche indicazioni sulla sua alimentazione abituale rispondendo a semplici domande e, qualora lo voglia riempiendo una questionario di frequenza dei consumi alimentari. Inoltre in questa verranno raccolte le informazioni relative allo stile di vita, alle abitudini, ai gusti e alle necessità della persona in modo da definire un percorso nutrizionale personalizzato e facilmente realizzabile anche per lunghi periodi.
In questa prima visita verranno effettuate le misure antropometriche del paziente (peso, altezza, circonferenze) e l’analisi della composizione corporea;  una procedura semplice, non invasiva e assolutamente indolore necessaria a valutare la percentuale di massa magra e di massa grassa.
É consigliabile portare con sé con le ultime analisi del sangue effettuate e eventuali referti medici riguardanti diagnosi di allergie alimentari/intolleranze alimentari.
Dopo circa una settimana dalla prima visita verrà consegnato (a mano o via Mail) piano nutrizionale che potrà essere a menù giornaliero o a scelta multipla, in base alle preferenze del paziente. Insieme al piano nutrizionale verranno indicati anche consigli sulle modalità di preparazione e di cottura dei cibi, il tutto tenendo in considerazione lo stile di vita (ad esempio pasti fuori casa, lavoro notturno).
Le visite di controllo durano circa 20/30 minuti; la prima viene di solito fissata dopo circa 2/3 settimane dall’inizio della dieta ed è fondamentale per verificare l’andamento del percorso nutrizionale e i progressi raggiunti in termini di peso, circonferenze e composizione corporea. Oltre alle misure, verranno individuate in questo momento le eventuali difficoltà che il paziente può aver riscontrato nel seguire le indicazioni precedentemente elaborate. Sarà il paziente a decidere quante visite di controllo effettuare e con quale frequenza.
In caso di diete ipocaloriche, una volta raggiunto il peso ideale il paziente potrà richiedere o meno una dieta di mantenimento per facilitare il mantenimento del peso forma raggiunto e che, insieme alle altre informazioni acquisite, durante il percorso nutrizionale gli consentirà di gestire autonomamente la propria alimentazione in maniera corretta, senza sacrifici e senza l’aiuto del nutrizionista.
La visita nutrizionale del paziente oncologico
Valutazione dello stato nutrizionale.
I pazienti oncologici, indipendentemente dallo stadio della propria malattia (iniziale o avanzata), devono ricevere una immediata valutazione dello stato nutrizionale come parte integrante e non eludibile del percorso diagnostico. La valutazione dello stato nutrizionale è basata sulla stretta interazione tra gli specialisti esperti in nutrizione clinica e quelli coinvolti nel trattamento della singola patologia neoplastica; inoltre, dovrà essere considerata la necessità di un eventuale sostegno psicologico del paziente e della sua famiglia.
Anche se spesso i pazienti ed i loro familiari interpretano in modo positivo un aumento di peso in corso di patologia oncologica, non dobbiamo dimenticare che anche condizioni di sovrappeso o obesità possono influenzare negativamente l’evoluzione della patologia oncologica, attraverso una minore efficacia di alcune terapie o la limitazione ad alcuni trattamenti medici. Anche questo disordine nutrizionale, spesso difficile da affrontare, dovrà essere oggetto di specifica valutazione interdisciplinare.
Definizione del piano nutrizionale.
Riconosciuto e misurato l’eventuale deficit nutrizionale, stabilite le cause della malnutrizione e le eventuali patologie concomitanti che possano incidere negativamente, si dovrà stilare, attraverso modalità condivise, uno specifico piano di intervento. Dovrà essere definito:
il tipo di supporto nutrizionale necessario,
le modalità di somministrazione,
gli eventuali altri specialisti da coinvolgere,
gli accertamenti ancora necessari,
i presidi da utilizzare per il sostegno nutrizionale
i tempi di verifica del conseguimento dei risultati programmati,
in modo da determinare la tempistica delle successive rivalutazioni clinico-strumentali e di laboratorio, oltre che identificare le terapie volte a controllare le eventuali patologie concomitanti ed in caso di sovrappeso, si dovranno istituire i necessari piani correttivi.
Primo accesso ai servizi:
ANAMNESI e VALUTAZIONE ALIMENTARE La valutazione dei possibili motivi di un’alimentazione inadeguata (es. micosi cavo orale, nausea) sono fondamentali per determinare eventuali carenze di macronutrienti e micronutrienti ed intraprendere un intervento terapeutico mirato.
VALUTAZIONE CLINICO/ANTROPOMETRICA Determinazione di a) peso attuale e perdita di peso nei precedenti 6 mesi, 3 mesi e nell’ultimo mese; b) altezza e circonferenza vita del paziente c) valutazione delle pliche cutanee (tricipitale, bicipitale, sottoscapolare e soprailiaca); d) performance status; e) presenza di mucositi, xerostomia, disfagia, nausea cronica, sensazione di precoce sazietà, stipsi, dolore ed altri sintomi in grado di influenzare lo stato nutrizionale. In particolare il peso dovrà essere valutato alla prima visita e ad ogni visita di controllo per valutare in maniera precisa e puntuale eventuali variazioni con conseguente modifica dell’IMC. Variazioni significative permetteranno di iniziare una terapia nutrizionale mirata al ripristino proteico-energetico e/o idrosalino.
BIOIMPEDENZIOMETRIA (BIA). La BIA può essere utile per valutare la composizione corporea (massa adiposa e massa magra) e lo stato d’idratazione del soggetto, ma anche il metabolismo basale per stimare ed effettuare un’analisi dell’introito calorico del paziente oncologico e che permetterà di strutturare interventi nutrizionali specifici mirati.
Programmazione del follow-up specifico.
Al termine della prima visita, si dovranno identificare le modalità ed i tempi di verifica dei risultati dell’intervento nutrizionale proposto ed, in caso di necessità, apportare le necessarie integrazioni. Durante il trattamento oncologico, l’alimentazione deve essere adeguata dal punto di vista calorico, completa dal punto di vista nutrizionale, opportunamente bilanciata in termini di micro- e macronutrienti e capace di favorire un idoneo stato nutrizionale funzionale a sostenere e supportare le terapie in atto.
Non esiste “la dieta- anticancro” ma nel nostro centro, sempre nell’ottica di una presa in carico multidisciplinare del paziente oncologico, una nutrizionista esperta elaborerà dei percorsi nutrizionali personalizzati, diversificati a seconda della patologia neoplastica e delle sue caratteristiche, delle condizioni psico-fisiche del paziente e dei trattamenti antitumorali necessari.

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