Letteratura scientifica nutrizione
Nutrizione oncologica
MINISTERO DELLA SALUTE
LINEE DI INDIRIZZO PERCORSI NUTRIZIONALI NEI PAZIENTI ONCOLOGICI
Le alterazioni dello stato nutrizionale sono altamente prevalenti nei malati oncologici e la malnutrizione per difetto è considerata “malattia nella malattia”, con cui si stima convivano 33 milioni di persone in Europa (con patologie croniche e oncologiche), con un costo sociale di circa 120 miliardi di euro.
La scarsa attenzione per lo stato nutrizionale in corso di terapie oncologiche, ampiamente documentata nella letteratura internazionale, determina gravi conseguenze, non solo sulla qualità della vita dei pazienti, ma anche sulla loro capacità di aderire ai diversi trattamenti proposti, con una conseguente peggior prognosi. Del resto, anche quando lo stato di malnutrizione viene riconosciuto, spesso non vengono attuate in maniera adeguata le necessarie misure correttive. Appare pertanto essenziale che la valutazione nutrizionale costituisca un elemento imprescindibile nell’approccio al paziente affetto da patologia oncologica, già nel corso della prima visita.
Nel paziente oncologico la malnutrizione, nelle sue diverse forme, ha un impatto negativo sulla prognosi, sulla risposta e tolleranza ai trattamenti e sulla qualità di vita.
La malnutrizione per difetto è un vero e proprio predittore indipendente di aumentata morbidità e mortalità e la perdita di peso corporeo e di massa muscolare, inducono un maggiore rischio di tossicità da chemioterapia.
In altri casi, le terapie antitumorali e la chemioterapia possono determinare un aumento di peso che, assieme alla malnutrizione per eccesso, rappresentano un fattore di rischio per sindrome metabolica e per recidiva di malattia. Gli interventi di nutrizione clinica devono quindi essere attuati per evitare, in tali tipologie di pazienti oncologici, che sovrappeso e obesità intervengano come fattori prognostici negativi.
In tutte le diverse situazioni, l’intervento nutrizionale deve essere tempestivo e costituire, sin dal primo contatto del paziente con le strutture sanitarie, una parte integrante del percorso multiprofessionale diagnostico-terapeutico-assistenziale che costituisce l’insieme delle cure oncologiche, ed essere personalizzato, dinamico e sempre finalizzato a prevenire e correggere la malnutrizione.
SCREENING E TERAPIA NUTRIZIONALE DEL PAZIENTE ONCOLOGICO
Attualmente, in Italia, la gestione nutrizionale del paziente oncologico è molto variabile da regione a regione e non sempre la presa in carico ed il supporto nutrizionale risultano appropriati. Per questo il Ministero della Salute ha ritenuto opportuno realizzare un documento, nel quale si affrontano gli aspetti relativi allo screening ed alla valutazione nutrizionale, nonché alla presa in carico del paziente.
I fattori che incidono sullo sviluppo della malnutrizione e sul calo ponderale, spesso associato alla patologia neoplastica, possono essere plurimi e riconducibili sia alla stessa patologia oncologica (malassorbimento o localizzazione della neoplasia, o metastasi), sia all’intervento terapeutico
(chemioterapia, radioterapia, chirurgia), che può comportare frequentemente sintomatologia contraddistinta da anoressia, nausea, vomito e disfagia. Anche i fattori psicologici possono incidere in maniera negativa sull’assunzione di cibo, peggiorando l’eventuale stato di malnutrizione del paziente.
Le rilevanti finalità dello screening dello stato nutrizionale e della terapia nutrizionale specifica nel paziente oncologico sono quindi mirate a:
prevenire e trattare la nutrizione sin dalla fase iniziale della diagnosi di patologia oncologica;
ottimizzare e consolidare gli effetti della terapia antitumorale;
limitare gli effetti collaterali della terapia antitumorale;
migliorare la qualità di vita
prevenire complicanze delle terapie antitumorali e chemioterapiche quali obesità, sovrappeso e sindrome metabolica.
Una valutazione tempestiva dello stato nutrizionale è necessaria per evidenziare le alterazioni in fase precoce, con lo scopo di aumentare l’efficacia degli interventi terapeutici.
Sulla base dello screening effettuato e dell’eventuale evidenza di malnutrizione, sarà necessario un intervento correttivo: la terapia nutrizionale potrà essere di tipo preventivo se il paziente inizia ad essere seguito dalla diagnosi oppure di supporto se riscontrato in corso di terapie. Lo scopo dell’intervento nutrizionale mirerà a minimizzare o evitare la compromissione dello stato di nutrizione durante la terapia per migliorare lo stato fisico del paziente e migliorare l’efficacia della terapia.
Il follow up dovrà essere effettuato ogni qual volta ci si renda conto di alterazioni del peso significative del paziente.
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SITOGRAFIA
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2682_allegato.pdf